Robot Holocaust
Nazione/Anno: USA 1987
Genere:
Fantascienza
Regia:
Tim Kincaid
Personaggi principali:
Neo (Norris Culs), Deeja (Nadine Hart),
Klyton (Joel Von Ornsteiner), Valaria (Angelika Jager)


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Il film che porto a vostra conoscenza è uno di quei film nati con lo scopo di comunicare qualcosa di serio,
mostrandoci come potrebbe apparire la Terra in un imprecisato futuro, ma non volutamente, si presenta
come vuoto, brutto, ironico, senza idee, assurdo, noioso, in una parola INUTILE…
Il tutto parte con il mondo dilaniato dalle guerre nucleari  e da  “robot” che la fanno da padroni e gli umani
superstiti  sono loro schiavi (una trama “assolutamente” inedita direi !!!!!). Da puntualizzare la figura dei robot,
“ben” costruiti e ricoperti da vestiti provenienti direttamente dal carnevale di Venezia del 1974…
La voce malvagia, fuoricampo, che si sente fastidiosamente per tutto il film è del dottor Dog One, il super
cattivo della situazione, che comanda a bacchetta i robot. Gli uomini rimasti in vita non ci stanno a perdere
e ad essere comandati da questi robot in velluto marrone  affetti da rachitismo e preparano eroicamente la
loro insurrezione contro le macchine. La compagine umana può contare su uomini valorosi, virili e, a mio parere,
“agilissimi” nei combattimenti (consiglio vivamente la visione dei duelli nella foresta!!!!!). Tra questi si distingue
un uomo muscoloso, figatino  uguale al cartone animato He – Man (ragazzi è proprio lui He –Man umano, credetemi!!)
tanto che lo spettatore pensa che sarà lui il salvatore dell’umanità , ma si ricrederà in fretta.
Gli umani sono pronti alla rivolta…  
Nel viaggio verso la battaglia finale contro l’irritante Dog One i Nostri sgominano un combo di inutili robot,
salvano un tipo che sinceramente non ricordo chi sia e prima di arrivare nella tana di Dog One attraversano
una caverna subdola e sinistra abitata da viscidi serpenti che escono dalle pareti. Da notare il magnifico effetto
speciale utilizzato per rendere i serpenti  ultra credibili; hanno usato, direi in modo geniale, i guanti Vileda
che le nostre care mamme utilizzano quotidianamente con lo Svelto per lavare i piatti, con l’ aggiunta di bottoni
per simulare gli occhi dei serpenti. I nostri indubbigni umani e soprattutto il tipo uguale a He – Man si dimenano
 in modo eroico all’interno della caverna per tagliare con le spade le teste dei temibilissimi rettili guidati da mani
mosse, a casaccio, da scenografi ubriachi fradici dietro le pareti. Cari amici io mi sono emozionato tantissimo
vedendo questa sequenza tanto che, durante la visione, ho chiesto al mio caro amico collega Peppino di
omaggiarmi gentilmente di un cleanex per asciugare le lacrime, dovute sia dalle forti emozioni che tale scena
mi ha suscitato sia dalle risate infinite partite come sempre da Riccardo (amico, collega, esperto e appassionato
di B - Movie N.d.R.).
Come sempre la presenza del gentil sesso è una costante in questi film. Qui abbiamo Valeria una robot dalle
sembianze umane (anzi è umana!!) che parla a caso, senza senso, da sola, con uno pseudo computer
B- Intel 386 vestita come la cat woman dei poveri…  gli incasciati cronici potranno eccitarsi nel vederla
(ma è una vera porcheria … diciamo che per la campagna può andare…[cit. Zio Mike]!!)
Ritornando alla missione i nostri inutili umani si disimpegnano eroicamente nella battaglia contro i robot
che si presentano lungo il cammino e ci omaggiano di dialoghi e combattimenti goffi e senza alcun senso.
Il nostro grande e forzuto He – Man muore subito… peccato ci eravamo affezionati a lui… Da evidenziare
anche un robot, diventato inspiegabilmente amico degli umani, che durante il cammino si accascia a terra
perché si vuole cucare per ricaricarsi…un robot che dorme mette a frutto l’evidente creatività del regista…
(mi rincresce e sono desolato se precedentemente ho messo in dubbio le enormi potenzialità creative del regista!!!!!).
Per concludere i nostri superstiti umani sono arrivati nella tana di Dog One… Non ricordo cosa fanno di preciso
e come sconfiggono l’irritante voce ma credo che l’abbiamo sconfitto in una maniera senz’altro originale;
(mi ero cucato pure io nelle battute finali del film… chiedo venia ai lettori che aspettavano con ansia l’epilogo
del film ma Morfeo quel giorno ha fatto di tutto per avermi tra le sue braccia salvandomi da questa agonia
cinematografica. Grazie Morfeo … a buon rendere TVTTTB).
Finalmente finisco facendo i complimenti al regista che ha avuto un coraggio fuori dal comune a proporre
un film dalla trama super “inedita” e soprattutto a girarlo con un’unica telecamera modello Panasonic 1985
riprendendo scenari isolati, evidentemente girati in una periferia urbana (sicuramente dietro la sua abitazione!!),
per simulare un mondo post atomico….Brutto Forte.
[Voglio sollecitare e rassicurare i lettori che la mia pubblicità fatta alla Vileda, allo Svelto, alla Intel e alla
Panasonic non mi ha fruttato nessun ritorno economico].

By Frankitos


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NESSUNA

 

Alcuni spezzoni tratti dal film "Robot Holocaust"

 

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